Il-pianeta-del-giudizio - Rainbow web

Vai ai contenuti

Menu principale:

IL PIANETA DEL GIUDIZIO

L’ incrociatore pesante Enterprise è impegnato nel non complicato compito di condurre il dottor Atheling presso il pianeta Accademia, dove quest’ultimo andrà a vestire i panni del preside della Facoltà di scienze presso l’ ateneo della Flotta Stellare.
Missione certo non all’ altezza per i membri della nave ammiraglia, almeno fino a quando si imbattono in un pianeta anomalo dalle dimensioni simili a quelle della Terra.
Un pianeta anomalo di solito si presentacon un aspetto arido, brullo e senza vita in quanto rifiuto di qualche sistema solare dove non ha trovato “posto” questo invece è florido con mari e foreste, oltretutto ha un sole tutto suo e molto particolare: un buco nero che emette luce e calore necessari all’accrescimento della vita!
Con questi presupposti il Capitano Kirk decide di sbarcare sulla superfice del pianeta. Dove, come prevedibile iniziano i problemi: nessun contatto con l’astronave in orbita, animali aggressivi e le apparecchiature elettroniche funzionanti solo al minimo.
Dall’ Enterprise Spock decide, logicamente, di scendere sul pianeta per capire cosa succeda alla squadra da sbarco.
Dopo vari contrattempi con la flora e fauna del pianeta, scoprono la presenza di una razza aliena fortemente telepatica, gli Arivne, che sottopongono tutti gli elementi della squadra di sbarco a ricordare eventi passati che hanno provocato emozioni di vario tipo.
A che scopo tutto questo? Hanno bisogno di acquisire conoscenze per combattere una battaglia a distanza con un’altra razza telepatica che sta per invadere la nostra galassia.
Ma ovviamente non finisce tutto qui…
--------------------------------------------------------------------------------------------
Scritto da Joe Haldeman nel 1977 e pubblicato in Italia da Mondadori nel 1978 all’interno della collana Urania.
Per i più attenti Joe Haldeman ha scritto un altro romanzo di Star Trek dal titolo “ Mondo senza fine” pubblicato dalla Garden Editoriale, che conosceremo nei prossimi numeri.
Non un brillantissimo romanzo dove tutti i parametri dei personaggi vengono rispettati appieno senza aggiungere niente a quello che già conosciamo.
L’autore dimostra una buona conoscenza della saga quando gli Arivne portano indietro nel tempo Kirk, Spock e McCoy per studiarne le emozioni e poterne imparare l’uso.
Gli Arivne si dimostrano una razza sicuramente interessante dal punto di vista evolutivo, unica pecca è quella di prelevare un membro dell’equipaggio per fare da tramite con la rimanenza della squadra di sbarco. Indovinate di che sezione appartiene? Ovviamente una maglietta rossa, ma poveri! Vittime di tutti e sempre i primi a morire!
Vengono introdotti altri personaggi tutti di carattere prettamente scientifico che verranno imprigionati anche loro sul pianeta, tutti però scorrono nella storia del romanzo senza lasciare traccia.
Gli altri personaggi “classici” della saga vengono praticamente ignorati dallo svolgersi della trama, qualche battuta da riempitivo ma poco altro.
Il romanzo scorre liscio e si ha sempre la sensazione che possa accadere qualcosa da una pagina all’altra e invece niente, pochi colpi di scena e molto prevedibili

Siro SAnvito
 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu